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Negli ultimi giorni mi sono soffermato a riflettere sull’importanza delle parole che usiamo tutti i giorni, dei loro effetti positivi e negativi e mi è tornata in mente questa citazione:
“Ne uccide più la penna che la spada”
Edward Bulwer-Lytton nel 1893 - dedicato a Richelieu
📖 Ho letto diversi libri sulla comunicazione e sull’importanza dell’uso delle parole e di come queste ultime possano anche generare cambiamenti significativi e duraturi in noi.
Procedendo con ordine, quando comunichiamo ci sono diversi aspetti che entrano in gioco e le parole non sempre vengono identificate tra quelli più importanti, infatti verso la fine degli anni ’60, il Prof. Albert Mehrabian scoprì che:
- la comunicazione non verbale (in particolare quella legata a corpo e mimica facciale) ha un’influenza del 55%;
- la comunicazione paraverbale (tono, volume, ritmo della voce, ecc.) influisce per il 38%;
- le parole, il contenuto verbale, contano solo per il 7%.
Ma questo è specialmente vero quando comunichiamo sentimenti e atteggiamenti, soprattutto se lo facciamo di persona.
👉 Oggi molte delle nostre comunicazioni avvengono per iscritto attraverso messaggi, email, chat di gruppo, in occasioni dove il non verbale e il paraverbale non sono presenti. È qui che le parole assumono un’importanza maggiore. Ma non solo, ho imparato che anche quando parliamo con noi stessi, le parole sono molto importanti.
📌 Le parole generano nella nostra mente delle immagini e quando ci arrivano per iscritto, senza il resto della comunicazione, magari anche senza un chiaro contesto, generano in noi delle immagini che ci influenzano.
Ho provato, negli ultimi mesi, a prestare più attenzione ad alcune parole chiave che utilizzavo mentre scrivevo e parlavo ed ho notato dei grandi cambiamenti dovuti proprio alle sensazioni che queste parole suscitano in me.
Vi ho portato tre esempi che credo abbiano avuto più impatto, ma la lista potrebbe essere più lunga.
Parole positive
Ho iniziato a cambiare tutte le parole e le frasi da negative a positive, esprimendo sempre lo stesso concetto:
- “grazie di avermi aspettato” o “grazie per la pazienza” al posto che “scusa per il ritardo”;
- “abbiamo una nuova eccitante sfida da affrontare” o “c’è l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo” al posto di “c’è un nuovo problema”;
- “è un periodo impegnativo” al posto di “è un periodo difficile”: sembrerà sottile, ma qualcosa di impegnativo è comunque raggiungibile, qualcosa di difficile suona più come un blocco insormontabile.
Volere al posto di Dovere
Un altro grande cambiamento che ho apportato quando scrivo o fisso i miei obbiettivi è quello di volerlo e non sentirlo come un dovere, vi assicuro che cambia di molto:
- “Se vogliamo migliorare il nostro metodo di lavoro è importante per noi fare questo training” al posto di “dobbiamo fare questo training”;
- “Vorrei raggiungere questo obbiettivo e quindi…” al posto di “devo fare questa cosa…”
- “Voglio mettermi a dieta” al posto di “devo mettermi a dieta”;
È un piccolo cambiamento, ma che nel lungo periodo paga, perché siamo noi a scegliere di voler fare questa cosa e non la sentiamo come imposta.
Perché
Questa è una parola magica, me l’ha fatta scoprire il mio leader di recente ed aiuta tantissimo a motivare nel fare le cose.
Spiegare il perché aiuta a contestualizzare, a dare una spiegazione e quindi a far accettare meglio quello che si sta dicendo.
- “Voglio mettermi a dieta perché voglio stare meglio con me stesso”
- “Se vogliamo migliorare è importante fare questo perché ci aiuterà a…”
- “Ti scrivo perché”
- “Ritengo questo sia importante per te perché”
📜 👉 Avevi mai riflettuto sull’importanza delle parole e di come le usiamo? Cosa ne pensi?
Fammelo sapere nei commenti!
Come sempre sono felice di aiutarti ad approfondire o se vuoi fare una chiacchierata/avere uno sparring partner su questo o altri argomenti, sentiti libero di lasciare un commento e ti contatterò.
Ed oggi è ancora più importante ringraziarti per il tempo che stai dedicando a questa lettura.
📖 Un libro che vi consiglio sull’argomento è:
- Stai calmo e usa le parole giuste nel giusto ordine [LINK QUI]
🔗 Un link di approfondimento che vi consiglio:
- La Comunicazione Non Verbale E La Regola Di Albert Mehrabian [LINK QUI]
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Giuseppe